Giuseppe
Saracino
Questo resoconto
ha l’obiettivo di riflettere e proporre degli interrogativi sugli ultimi eventi
accaduti all’interno della nostra Facoltà da un anno a questa parte, eventi che
stanno creando confusione, spaesamento, rabbia, voglia di capire e di reagire a
tutto ciò che sta succedendo. Parlando e confrontandosi con altri studenti che
di tale situazione hanno una percezione, ci sembra che il modo in cui gli
ultimi avvenimenti si stanno avvicendando stia provocando un forte senso di
vuoto e di perdita da parte sia degli studenti ma anche da parte di un gruppo
di docenti. In particolare ci stiamo riferendo ai cambiamenti che sono seguiti
all’accorpamento con la Facoltà di Medicina. Non crediamo che necessariamente
questo accorpamento sia la causa di tale situazione (per quanto condividiamo le
tesi presentate lo scorso anno, per cui questo rappresenta un disorientamento
rispetto all’identità accademica e professionale della psicologia), ma crediamo
che il modo in cui esso è stato portato avanti finora sia una delle cause di
questo clima. Sentiamo quindi la necessità di provare a ricostruire e leggere
la direzione e gli effetti di questo anno, che ha avuto come apice l’incontro
dello scorso martedì 24 Aprile. Vogliamo partire proprio da quest’ultimo
incontro.
In tale data
infatti, è stato indetto dal vicepreside
vicario Violani un incontro aperto a tutti i docenti e gli studenti
dell’area psi della facoltà di Medicina e Psicologia per presentare i
cambiamenti organizzativi della nostra facoltà. I punti all’ordine del giorno
erano principalmente tre: con il primo sono state presentate novità (alcune
delle quali già in atto) come la nuova procedura di prenotazione agli esami
tramite infostud e il relativo rifiuto del voto; la nuova modalità di organizzazione delle
sedute di laurea, anche questa già attiva da settembre; fino ad arrivare
all’obbligo per ciascun docente di avere almeno un’ora di ricevimento per gli
studenti a settimana e altre questioni del genere. Con il secondo punto si è
affrontato il tema della “copertura” ovvero la capacità del corpo docente di
coprire le cattedre e gli insegnamenti per ogni corso di laurea. Con il terzo
si è parlato del nuovo calendario delle sedute di laurea: rispetto a questo per
le triennali i periodi utili a laurearsi saranno Marzo, Luglio e Settembre
mentre per gli studenti delle magistrali/specialistiche sono Dicembre, Marzo e
Luglio. Si è parlato inoltre della riduzione dei posti d’accesso alle
magistrali: che nei corsi magistrali di “Psicologia clinica della persona,
delle organizzazione e della comunità” e
di “Psicologia dinamico-clinica, dell’infanzia, dell’adolescenza e della
famiglia” da 160 passeranno a 120 come tutte le altre magistrali. Infine è
stata presentata la questione del test d’ingresso alle magistrali: l’accesso a
queste infatti dal prossimo anno sarà regolato da un test che prevede 90 o
100 domande con risposte a scelta
multipla, 10 per ogni settore disciplinare (ad esempio per quanto riguarda i
settori M-PSI07 e M-PSI08 che rappresentano i settori relativi a psicologia
clinica e psicologia dinamica, ci saranno per ognuno di questi 10 domande
relative ad argomenti di queste discipline). Il punteggio finale sarà ricavato
dal risultato del test che darà maggior peso alle domande relative ai settori
disciplinari di pertinenza della magistrale scelta. Tale punteggio verrà sommato
alla modalità di calcolo in vigore fino allo scorso anno accademico, relativo
ai voti presi nei settori disciplinari caratterizzanti il corso di Laurea
magistrale scelto.