Dagli scambi dell'assemblea di oggi sono usciti un po' di punti.
Sulla base delle riflessioni congiunte dei precedenti incontri abbiamo cominciato a srotolare la matassa di problemi e risorse di cui ci componiamo e che abbiamo messo in condivisione a partire da un mese.
Nonostante fossimo in 12 abbiamo deciso di rimanere e discutere per un paio d'ore.
Abbiamo concordato alcuni punti, da mettere in atto, al di là di ciò che si potrebbe pensare, riflettere e dialogare con le parti che vogliamo coinvolgere, ovvero docenti, vicepresidi e responsabili dell'organizzazione didattica e amministrativa della nostra formazione all'Università.
Abbiamo sentito l'esigenza di darci una traccia guida per partecipare alle nostre assemblee o meglio per autorganizzarci; diciamo una specie di "manifesto" di un movimento studentesco che all'interno della nostra facoltà si è disgregato.
Con la presente proviamo a dare forma tramite il valore della condivisione e della comunicazione del pensiero ad un movimento che è cominciato, o meglio si è generato, o meglio ancora, rigenerato.
Di seguito il discorso assumerà intenzionalmente in alcuni tratti una forma psicologica, nel senso che alcune parole utilizzate saranno le stesse che fanno già parte di una competenza psicologica di cui c'illudiamo riconoscere solo al conseguimento del titolo di laurea, ma che formano e informano il nostro percorso formativo già in itineree.
Nell'introduzione è già presente uno dei valori che si è riconosciuto nucleo originario del movimento: la realizzazione e la costruzione di uno spazio condiviso in cui promuovere il pensiero come chiave e strumento di lettura comune.
In linea con questo siamo attivi nell'informarci e creare quello strumento che viene chiamato Osservatorio, che prenderà forma e caretteristiche dal nostro contesto di formazione, ovvero ex Psicologia 1.
In accordo nel dare una struttura alla comunicazione siamo arrivati all'esigenza di dare forma ad un confine, un contenitore, o meglio un setting, che veicola la prospettiva del dialogo, nello specifico: "questo non un contenitore di lamentela fine a sè stessa, questo è uno spazio interattivo di condivisione di idee, in cui ognuno porta qualcosa"
Tale punto nasce in risposta alla fantasia di partecipare a questo movimento con il fine di portare una problematica personale o collettiva affinché si trovino all'istante risposte o soluzioni. Rimandiamo quindi alla dimensione processuale di un'azione con l'obiettivo che caratterizzi la struttura stessa della Facoltà, e non emerga solo marginalmente in relazione a situazioni di emergenza e nuove difficoltà.
Facciamo della comunicazione il nostro setting e promuoviamo idee tramite canali informatici, aggregativi nelle sue forme di assemblea, gruppi di discussione e gruppi di ricerca nonchè opuscoli e volantini.
In conclusione decidiamo di chiamare prodotto psicologico questo manifesto perché, riconoscendone valore di formazione ne verrà ri-prodotta l'impronta e lo spirito, in ogni futuro contesto di condivisione e aggregazione istituzionale e non.
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Alcuni chiarimenti, precisazioni, comunicazioni (sono 4 punti, se vi annoiate già leggendo il primo, almeno date un'occhiata agli altri).
1) Questo è un resoconto dell'assemblea di martedì 6 dicembre redatto da uno dei partecipanti a quella riunione. Vuole essere uno dei possibili condensati (comunque parziale e soggettivo) delle discussioni che hanno preso corpo in quelle due ore, discussioni entro le quali è emersa tra le altre cose la necessità di creare, attraverso uno sforzo congiunto, un documento unitario e condiviso o se vogliamo un Manifesto, che sia utile a darci i primi punti fermi rispetto a possibili obiettivi e modalità che questo "movimento studentesco" (per citare il resoconto), o comunque lo si voglia chiamare, è in grado di costruire. Sottolineerei ancora SFORZO CONGIUNTO: questo resoconto viene pubblicato nell'idea di dare spunti per l'elaborazione di un pensiero che prenda forma attraverso il dibattito, il più possibile ampio, nel luogo primario dell'assemblea (la prossima è MARTEDI' 13, ORE 17, AULA 1), nonchè in questi spazi virtuali di discussione (notato il tasto "Commenta" più sotto? Ne consiglierei e ne auspicherei vivamente l'uso, da parte di tutti)
2) Proprio al fine di rendere il dibattito più accessibile possibile abbiamo pensato a creare un ulteriore spazio possibile di condivisione e comunicazione, che proponiamo come punto di riferimento principale: questo blog, http://associazionelibera.blogspot.com/ . Un blog ancora completamente da costruire, attraverso i suggerimenti e le idee di tutti, pensato, oltre per chi non ha facebook, per rendere meno dispersiva la pubblicazione dei contenuti (contenuti che, meglio ripeterlo, chiunque può proporre). Il blog ha un nome, Associazione Libera, e un sotto-titolo "Nuove interpret-azioni della facoltà di Psicologia". Anche questi, volendo, possono essere messi in discussione.
3) Ulteriori informazioni sull'Osservatorio Studentesco, organo di rappresentanza ad ampia partecipazione, che era in vigore almeno nella ex-facoltà di Ingegneria civile, guardate qua: http://www.ing.uniroma1.it/index.php?option=com_content&task=view&id=668&Itemid=178 . Ne riparleremo MARTEDI' 13, ORE 17 in AULA 1.
E' importante comunquei precisare che l'Osservatorio, se chiediamo che venga riconosciuto come Organo ufficiale di Facoltà, non sarà solo un 'contenitore', ma uno STRUMENTO CONCRETO (ad ampio accesso per tutti) per far sì che anche gli Studenti abbiano un RUOLO (e un peso) in quegli organismi di facoltà con funzione decisionale. Ulteriore precisazione. L'Osservatorio Studentesco E' un organo PREVISTO dal nostro Statuto d'Ateneo (lo trovate qui, Art. 9, comma 3). Ogni facoltà può averne uno ed è considerato un ORGANO DI FACOLTA'.
4) Lo immaginereste? La prossima assemblea è MARTEDI' 13 DICEMBRE, alle ORE 17, in AULA 1. Se siete interessati alle proposte di discussione abbozzate in questo resoconto, e se credete che uno spazio di condivisione di idee creato e gestito dagli studenti (nonchè, è bene sottolinearlo come elemento importante, da psicologi in formazione) possa essere utile e produttivo, allora la vostra partecipazione è essenziale. Auspicando che diventi un appuntamento fisso, come un punto di riferimento per le comunicazioni e le proposte della popolazione studentesca di Psicologia
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